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Divorzio da 676 milioni, asta record a New York

Trentacinque opere sono state battute all’asta lunedì a New York per la cifra complessiva di 676 milioni di dollari. Tra dipinti e sculture, alcune di Warhol, Rothko, Giacometti e Pollock, hanno raggiunto la cifra totale di 676 milioni di dollari. Gli acquirenti le hanno prese nel giro di circa due ore, con solo quattro pezzi che hanno superato i 50 milioni, battendo il record in una serata singola da Sotheby’s.

Le opere facevano parte del patrimonio di Harry Macklowe, imprenditore immobiliare, e della sua ex moglie Linda Burg. La particolarità sta nel fatto che i due, durante il divorzio, non sono mai riusciti a trovare un’intesa. Così il giudice in sede di divorzio ha imposto loro di vendere la prestigiosa collezione per dividerne il ricavato.

Una seconda parte della collezione Macklowe andrà all’asta nella primavera del 2022. Con quest’ ulteriore vendita potrebbe battere il record delle collezioni di Peggy e David Rockefeller che nel 2018 da Christie’s raggiunsero 835 milioni di dollari.  Tra le opere vendute di maggior spicco c’è “No 7”, di Mark Rothko, battuto per 82,5 milioni di dollari, prezzo record della serata. “Il naso” di Alberto Giacometti, un bronzo sospeso, è stato battuto per 78,3 milioni di dollari. “Number 17, 1951” di Jackson Pollock, ha raggiunto i 61,1 milioni di dollari, un record d’asta per l’artista americano. Mentre un’opera monumentale del pittore astratto Cy Twombly raffigurante vortici di rosso, è arrivato a 58,8 milioni di dollari. Un’altra opera di spicco, la serigrafia “Nine Marilyn’s” di Warhol, realizzata poco dopo la morte dell’attrice, è giunto a 48,5 milioni di dollari. Un “Sixteen Jackies”, di Warhol, è stato venduto per 33,8 milioni di dollari.