ddl Zan affossato in Senato

Ddl Zan affossato in Senato, vittoria per Salvini e Meloni

Bloccato ancora una volta il ddl Zan. Il Senato ha votato a favore di una richiesta presentata da Lega e Fratelli d’Italia che, attraverso un procedimento noto come “non passaggio all’esame degli articoli”, ha di fatto accantonato il voto sulla legge. Questo passaggio, secondo il PD e gli altri promotori del decreto, ha compromesso di fatto l’approvazione della legge.

La cosiddetta “tagliola” è dunque stata approvata con 154 favorevoli, 131 contrari e 2 astenuti. Il centrodestra ha votato in maniera compatta, accusando il Partito Democratico di aver fatto saltare le trattative sugli articoli più controversi del ddl Zan. Gli esponenti di centrodestra hanno comunque fatto sapere di essere aperti alla mediazione, anche se l’ipotesi appare remota.

Le forze politiche di centrosinistra hanno criticato aspramente la decisione. In aula ci sono state numerose contestazioni e proteste nei confronti del presidente Casellati. Elio Vito ha deciso di lasciare il suo incarico in Forza Italia in quanto in disaccordo con la decisione del partito. Fa comunque scalpore il fatto che Matteo Renzi, dopo aver appoggiato il centrodestra, abbia preferito partecipare a un convegno in Arabia Saudita piuttosto che prendere parte alle operazioni di voto. Davide Faraone, a differenza del leader di Italia Viva, si è dichiarato contrario alla tagliola.

Chi per mesi, dopo l’approvazione alla Camera, ha seguito le sirene sovraniste che volevano affossare il #ddlZan è il responsabile del voto di oggi al Senato. È stato tradito un patto politico che voleva far fare al Paese un passo di civiltà. Le responsabilità sono chiare.“, scrive su Twitter il promotore del decreto Alessandro Zan. Di fatto questo nuovo stop sembra essere quello definitivo, frutto di un ostruzionismo di chi ha sempre osteggiato l’approvazione di questo decreto.