Missione spaziale

Cucina a gravità zero, la prossima missione spaziale mangerà italiano

L’ambasciata italiana nel con sede a Lussemburgo ha deciso di promuovere le eccellenze agroalimentari Italiane. Per farlo ha pensato di coniugarle con l’alta tecnologia spaziale per trasformarle in ricette da gustare in microgravità.  

Diego Brasioli, ambasciatore italiano nel Granducato, ha lasciato delle anticipazioni all’Adnkronos: “Da sempre i cibi italiani come il Parmigiano Reggiano sono stati presenti in ambienti estremi per la loro qualità e possibilità di resistere nel tempo e, in vista delle prossima missione sulla Luna, questa volta abbiamo voluto ideare ricette stellate made in Italy pensate con ingredienti che si possano coltivare nelle serre spaziali“.

Brasioli ha spiegato che: “C’è una tradizione italiana di cibo nazionale in ambienti estremi, quando ero in Pakistan passavano molte spedizioni che portavano derrate alimentari adatte all’alimentazione in alta e altissima quota e alcuni prodotti erano italiani come il Parmigiano Reggiano o la bresaola, prodotti che non deperiscono facilmente“. Ha Sottolineato Brasioli che Italia e Lussemburgo “sono gli unici due paesi dell’Unione Europea parte del progetto Artemis, il programma sviluppato dalla Nasa, dalle aziende di voli spaziali commerciali statunitensi e da altri partner internazionali tra cui l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Esa, con l’obiettivo di far sbarcare la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna entro il 2024“. 

L’EVENTO SULLA CUCINA NELLO SPAZIO

L’ambasciatore promuove attualmente “Italian Food in the Space“. Tale evento riguarda la cucina Italiana nel mondo che ha per titolo: “Tradizione e prospettive della cucina italiana: consapevolezza e valorizzazione della sostenibilità ambientale“. 

Per questo evento spaziale la ricercatrice Valentina Sumini ha presenziato ad una conferenza specializzata composta da operatori economici e scientifici. Durante l’evento ha presentato i suoi studi sulle serre idroponiche sulla superficie di Luna e Marte

Lo Chef Ilario Mosconi dell’omonimo ristorante di Lussemburgo con stella Michelin, ha svelato la sua ricetta originale di “Food in Space”. Essa è basata sugli ingredienti della serra idroponica e cucinata con tecniche speciali. Tutto questo per promuovere i profili nutrizionali della tradizione culinaria italiana e la qualità autentica dei suoi prodotti.

Anche Fabio Morvilli, presidente della Camera di Commercio italo-lussemburghese, ha voluto spiegare che “nell’ambito del Sistema Italia la Ccil promuove, con l’Ambasciata Italiana, il cibo nello spazio passando per l’implementazione dell’intelligenza artificiale, settore nel quale la piazza lussemburghese attira molte realtà già collaudate e numerose start up anche di origine italiana“.