Il Covid ha avuto effetti non solo sulla salute psicofisica delle persone, ma anche sulla loro situazione economica, e questo è ricaduto anche sulle società sportive.
Secondo uno studio sulla situazione economica del calcio svolto da Deloitte, azienda che propone servizi di consulenza e revisione, che analizza la stagione 2019/20, ovvero la prima ad aver risentito degli effetti del Covid, i ricavi delle squadre di serie A hanno avuto una perdita di 443 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, a causa della chiusura degli stadi, dello spostamento delle date del campionato e della fuga di molti sponsor.
Argomento molto dibattuto in questi primi giorni di campionato di calcio è la riapertura degli stadi, fonte di guadagno per molti club, perché a causa delle chiusure dello scorso anno è stato registrato un calo del fatturato di quasi 50 milioni di euro nelle casse delle squadre di serie A. Infatti, molti presidenti vorrebbero una riapertura completa degli stadi, non parziale come è attualmente.
La perdita è stata elevata, ma comunque minore rispetto a quella registrata in altri campionati dove i ricavi che provengono dallo sfruttamento degli impianti sono maggiori, data la discussa mancanza di investimenti negli stadi italiani. Infatti, in Premier League, Bundesliga e Liga si registrano diminuzioni dei ricavi pari quasi al doppio. Una delle società che ha sofferto maggiormente di questo problema in Italia è la Juventus che ha registrato, a causa dalla pandemia, una diminuzione dei ricavi pari a 92,7 milioni di euro.
Il Consiglio di Amministrazione della società bianconera ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2021, da approvare in un’assemblea degli azionisti il 29 ottobre, con un bilancio – secondo quanto riportato da Andrea Agnelli – che “evidenzia una perdita di 209,9 milioni di euro che sarà coperta mediante l’utilizzo della riserva da sovrapprezzo azioni”.
La Juventus non è la sola ad aver subito grosse perdite dal punto di vista finanziario: il Manchester United registra un -100 nonostante sia un club di premier dove i diritti televisivi sono quasi il quadruplo rispetto all’Italia, e il Barcellona è arrivato ad un -400.
Nel frattempo, in Serie A crescono le proprietà americane che – a seguito dell’acquisto delle squadre Roma, Milan, Fiorentina, Venezia e Spezia – il 22 settembre hanno avviato l’operazione per il passaggio di proprietà anche del Genoa.
Il fondo di investimenti americano 777 Partners ha pagato la prima tranche da circa 20 milioni di euro per iniziare il processo di acquisto del 99,9% del capitale sociale del club, mantenendo l’attuale presidente Enrico Preziosi all’interno della società con incarichi istituzionali. L’ex patron rossoblu ha dichiarato: “A loro, che ora guideranno il club più antico d’Italia, auguro il meglio. Io resterò per sempre tifoso rossoblù”.