Come si forma l’opinione pubblica nell’era dei social?

Una delle condizioni fondamentali per poter affermare di essere in una democrazia è la libertà di espressione, che deve riguardare indistintamente tutti i cittadini. L’insieme complessivo delle loro opinioni forma l’opinione pubblica, la quale ha un ruolo essenziale nel sistema politico. Permette di definire quali sono le esigenze più sentite, di esprimere giudizi sulla vita politica, di promuovere delle richieste, di proporre soluzioni a problematiche comuni a coloro che operano nelle istituzioni. Per poter assolvere a questo suo ruolo, in una democrazia, è necessario che l’opinione pubblica sia autonoma.

Opinione pubblica e fake news

In via teorica, la presenza di vari flussi di informazione favorisce la formazione di un’opinione pubblica indipendente. Tuttavia, la realtà, come molto spesso accade, è ben più complessa.

A seguito della nascita dei social media, si è assistito ad un aumento esponenziale dei canali di informazione online, caratterizzati più che altro dal riportare informazioni riprese da altre testate, spesso senza testarne la veridicità e contribuendo alla diffusione di vere e proprie fake news, che hanno l’ intento di disinformare, creare scandalo e quindi impedire lo sviluppo di un’opinione pubblica “sana”.

Inoltre, non bisogna dimenticare come l’opinione pubblica sia in grado di influenzare la politica: questa è in grado di indirizzare l’attenzione dei cittadini su alcuni temi piuttosto che su altri, servendosi dei suoi stessi mezzi.

Il ruolo dei social

La realtà è complessa anche in questo caso: i social media hanno permesso a tantissime persone di prendere maggiormente parte al dibattito pubblico, di rimanere aggiornate sui grandi temi del momento con il vantaggio di non richiedere molto tempo per esserne informati e al solo costo di una connessione Internet.

I media svolgono un’importante funzione di agenda setting, ossia di influenza sulle percezioni del pubblico sul livello di importanza dei diversi argomenti. Non va però dimenticata la possibilità degli utenti di selezionare i contenuti che verranno visualizzati, motivo per cui si dice che ognuno sui social vive nella sua bolla di informazioni, con il pericolo di essere tagliati fuori da nuovi argomenti importanti e di creare l’impressione che i nostri stretti interessi siano tutto ciò che esiste. Nulla di più erroneo.

Il ruolo degli influencers

L’influencer è colui che è in grado influenzare in modo rilevante le opinioni e gli atteggiamenti degli altri in ragione della sua reputazione e autorevolezza rispetto a determinate tematiche o aree di interesse.

Sono dei veri e propri leader d’opinione che filtrano le notizie provenienti dai mezzi di comunicazione di massa e le ripropongono al proprio pubblico, spesso rielaborandole o presentandole solo con argomenti a sostegno della propria tesi, in quest’ultimo caso producendo inconsciamente o meno il cosiddetto fenomeno del cherry picking.

L’opinione pubblica influenza la vita politica politica?

Non è possibile dare una risposta univoca a questa domanda. In alcuni casi avviene, come dimostrano le circa 625 mila firme raccolte online, grazie anche al contributo significativo di molti influencers interessati all’argomento, per l’indizione del referendum che si propone di abrogare alcuni punti del Testo unico sulle droghe al fine di depenalizzare la condotta di coltivazione della cannabis per uso personale e di eliminare tutte le pene detentive.

In altri casi, al contrario, la politica non è in grado di soddisfare le esigenze più sentite dalla popolazione, soprattutto giovanile, la quale si ritrova poco rappresentata all’interno del Parlamento.

Alla Camera dei Deputati, il 75% dei componenti è al di sopra dei 40 anni, e questo contribuisce ad allargare il divario tra le priorità delle diverse generazioni e, di conseguenza, a limitare la legittimità di un’istituzione che per definizione dovrebbe essere rappresentativa della popolazione.

La decisione presa dal Senato di non esaminare articolo per articolo il DDL Zan, e quindi di non discuterne ulteriormente, è solo uno degli ultimi episodi, e ulteriore esempio, di un rapporto tra cittadini e Parlamento italiano che sta diventando sempre più fragile e complicato.