Diversi canali No-vax sono stati bannati dalla nota applicazione di messaggistica, Telegram. Tra questi vi è “Stop Dittatura”, utilizzato dai No-vax in Italia per diffondere le proprie idee, organizzare incontri e scioperi, e pubblicare dati personali di virologi, politici, medici e giornalisti che sono a favore del vaccino e del green pass.
Il canale contava oltre 40.000 iscritti. La procura di Torino, grazie all’intervento del fondatore di Telegram Pavel Durov, è riuscita a bloccare il canale.
Cosa scrivono nei canali No-vax bannati da Telegram
La reazione del fondatore di Telegram
“Su Telegram, le persone possono esprimere pubblicamente le ragionevoli preoccupazioni sui vaccini. Quello che Telegram non consente – ha spiegato il fondatore del social – è la distribuzione di appelli alla violenza attraverso i canali pubblici. L’incitamento alla violenza è vietato dai Termini di servizio di Telegram dal 2015, quindi agiamo ogni qualvolta questa linea venga superata. Ieri abbiamo dovuto chiudere il canale italiano “Stop dittatura”, che incitava gli iscritti a danneggiare medici e altri funzionari pubblici legati alle vaccinazioni. Tali canali violano le regole di Telegram, Apple, Google e anche delle leggi locali.”
I No-vax non si fermano
Tutto questo non ha fermato la determinazione dei negazionisti nel creare nuovi gruppi e canali dove continuare a manifestare per il proprio ideale.
Infatti, in questi giorni, sono stati attivati nuovi canali in cui girano foto e video, spesso falsi, di autostrade bloccate o rallentate da camion o automobili che avrebbero creato per protesta disagi alla logistica, alla consegna dei pacchi e al traffico nelle autostrade.
Le autostrade bloccate dai No-vax
“Autostrade per l’Italia” sta riportando tante segnalazioni di code e traffico intenso sulle autostrade delle principali città italiane. Tra le ultime segnalate in queste ore vi è ad esempio un rallentamento del traffico per manifestazione tra Reggio-Emilia e Bivio A1/A22 Brennero-Modena.
