Il calcio è lo sport più seguito al mondo e milioni di appassionati vogliono mettersi in gioco come i loro beniamini. Tantissimi tifosi prima o poi, hanno provato l’ebbrezza di una scommessa calcistica per mettere alla prova le loro capacità di predire un futuro risultato di una partita.
I dati del Betting
In Italia, il 40% degli amanti del calcio, scommette su base giornaliera. Spagna, Francia e Inghilterra si aggirano intorno al 38%. In Germania gli scommettitori sono il 31% dei tifosi. La percentuale di giocatori è molto alta. Negli ultimi anni il 54% degli italiani ha cercato, almeno una volta, di portarsi qualcosa nelle proprie tasche attraverso le scommesse.
Quanti di questi, però, escono dal centro scommesse col sorriso e più denaro di quello che avevano in tasca? In Italia solo il 17%. Negli altri paesi la percentuale di vincita sembra più alta se si ascoltano gli scommettitori che sostengono di vincere molto spesso. In realtà, i dati riportano una percentuale di vittoria simile a quella italiana (15%-20%).
Italia e resto d’Europa: idee diverse sulle commesse sportive
In Italia nel 2018 con il decreto dignità si è deciso di vietare la pubblicità e tutti i tipi di revenues legati al mondo delle scommesse; questo segna un’importante differenza con il resto d’ Europa dove invece il soldi delle società di betting sono ampiamenti accettato da club e federazioni.
Negli ultimi anni anche UEFA e FIFA stanno cercando di non dare pubblicità alle compagnie di betting e scoraggiano le persone a giocare, ma l’affluenza nelle sale rimane comunque molto alta.
Nel 2020 997 milioni di Euro sono stati giocati sulle scommesse sportive e l’80% di questa cifra spaventosa, è stato giocato sulle partite di calcio. E non finisce qui. Se guardiamo anche i giochi di casinò online, si arriva ad una cifra di 2 miliardi di euro speso in scommesse.
Inutile dire che in pochi riescono ad uscirne significativamente più ricchi di prima. Come ben sapete, il banco vince sempre.