Avete presente il film La notte del giudizio? A grandi line si tratta della stessa cosa.
Il Burning Man è un festival di otto giorni che si svolge ogni anno dal 1991 a Black Rock City nel Nevada. Una città che prende vita per pochi giorni all’anno, ma in cui forse si riversa più vita di quanta se ne possa trovare altrove. L’affluenza si avvicina alle 70mila presenze di media all’anno.
L’idea del festival ha origine nel 1986, quando un gruppo di amici si riunisce e brucia un gigantesco fantoccio in una spiaggia di San Francisco per festeggiare il solstizio d’estate. Oggi il festival è diventato famoso e accoglie molto di più di qualche cerchia di amici. Il Burning Man è diventato un raduno di artisti di ogni genere e sono proprio questi a fornire le attrattive della festa. Da concerti teatrali e musicali alle sfilate di carri, dj set ed esposizioni di opere d’arte e sculture.
Ma ciò che rende il festival così interessante è il suo apparato regolamentare: al Burning Man vige l’anarchia e Black Rock City per una volta all’anno diventa l’unico luogo al mondo in cui non ci sono regole, come nel film appunto.
In realtà c’è un’unica regola. È vietato l’uso del denaro, del baratto o qualsiasi forma di commercio all’interno della città. Dall’altra parte però è consentito il consumo di qualsiasi droga, tanto quanto si è liberi di girare nudi e avere rapporti sessuali in qualsiasi luogo e momento. Gli atti osceni insomma non sono punibili.
A riportarci un po’ coi piedi per terra c’è però un’altra prescrizione. Ogni forma di violenza è severamente vietata e in tal caso punita. Il senso civico e il rispetto per l’ambiente sono due punti centrali nel regolamento del festival. Per assicurare il rispetto di questo breve regolamento viene istituito un corpo di polizia temporanea per la supervisione dei festeggiamenti.
La mega-festa nel deserto si è anche guadagnata una certa notorietà per l’organizzazione della sicurezza. C’è da dire tuttavia che i guai sono sempre dietro l’angolo. Nel 2017 infatti un uomo in preda ai fumi dell’alcol e delle droghe si è gettato tra le fiamme del grande falò di chiusura. Purtroppo non c’è stato niente da fare.
Il festival più anarchico del mondo ha attratto molti personaggi famosi al punto che a Black Rock City è sorto un quartiere residenziale dedicato ai Vip. Fra questi compaiono Katy Perry e Paris Hilton, ma anche grandi imprenditori come Mark Zuckerberg e Jeff Bezos. Negli anni la tradizione del Burning Man non è cambiata e vuole ancora che l’evento si concluda con l’incendio di un grande fantoccio posto al centro dell’accampamento. Da qui il nome Burning Man, metafora dell’esorcismo dell’uomo controllato e subordinato alla società. Otto giorni all’insegna della più totale libertà intrigherebbero chiunque, bisogna chiedersi però se si è pronti a quello che accade a Black Rock City.