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Bromance: Mecna e Coco contro la mascolinità tossica

Bromance, l’album collaborativo annunciato a sorpresa dall’omonimo singolo il 29 settembre, si schiera a favore dell’apertura emotiva affrontando una tematica più che mai attuale.

Il rapporto tra Mecna e Coco, prima ancora di essere di natura professionale, è quello di due amici che condividono la stessa passione: la musica.

Quasi ironicamente entrambi si chiamano Corrado, ma le loro affinità non si limitano al nome.

Entrambi del sud, il primo pugliese e il secondo campano, hanno dovuto compiere un viaggio che li ha portati lontani dalla loro terra. Mecna in direzione Milano per sviluppare il suo primo grande amore per la grafica, Coco verso Londra in cerca di fortuna come pizzaboy.

Fortuna vuole che queste strade si siano poi incontrate con l’album Bromance. Il loro album come duo targato Virgin Records e distribuito da Universal.

Il progetto nasce e cresce nell’ombra, lontano dall’hype. Un prodotto che i due fratelli per scelta hanno cullato e accudito fra le pieghe delle loro vite accompagnati dai rispettivi musicisti: Lvnar, Seife e Alessandro Cianci per Mecna e Geeno per Coco. Menzione d’onore per Sick Luke che in Bromance torna a collaborare con Mecna dopo Neverland.

La fragilità in Bromance come chiave del successo

Mecna è un artista affermato con ormai 7 album all’attivo. Conserva la sua anima blue dal giorno zero, creando canzoni che si prestano ad essere dediche d’amore a tutti gli effetti.

Coco sembra essere addirittura più fragile. In diverse strofe ricorda il momento in cui per poco non decise di abbandonare la carriera artistica a causa del senso di insoddisfazione verso sé stesso e i suoi lavori, salvo poi rialzarsi ogni volta e rispondere con nuova musica. “Acquario”, l’album che lo ha traghettato fuori da questo vortice autodistruttivo, resta ancora oggi uno dei prodotti musicali più interessanti del 2019.

Mecna e Coco sono chirurgici nell’interpretazione delle turbe interiori, come possedessero uno speciale passepartout che gli permettesse di trasportare l’ascoltatore nei meandri delle menti altrui.

Il singolo Bromance rappresenta perfettamente i due mood degli artisti, come uno schiaffo e una carezza. Nella prima parte il beat disegna un’atmosfera sognante che permette ai rapper di parlare della loro love story a distanza. Poi l’hip hop si fa sempre più nitido.

K.O. ad un rap intriso di stereotipi

Il loro rap è diverso: si discosta dalla struttura che predilige l’uomo spaccone e tutto d’un pezzo. La dialettica del rap è da sempre un argomento di dibattito. Episodi di misoginia e oggettificazione del corpo femminile sono ritenuti lo standard. Di recente però è in ascesa una nuova tendenza che sposta molti artisti dalla parte giusta della storia rendendoli consapevoli dell’importanza della parità di genere nella società di oggi. Bromance si inserisce in questa corrente di pensiero in virtù dello stile di scrittura dei due rapper meridionali che fanno dell’introspezione il fulcro dei loro testi.

L’estetica del dubbio che accomuna il dynamic duo sembra essere, infine, la loro fortuna: il senso di insoddisfazione e il bisogno di trovare risposte ai continui quesiti che gli si parano d’innanzi sono lo stimolo per superare sé stessi. I due si interrogano allo stesso modo sul senso della fine e sull’amarezza del primo caffè al mattino. Da questo annullamento di registro sorge la necessità di abbattere un altro opprimente muro, quello della mascolinità tossica.

Con questa accezione si intende l’insieme degli stereotipi che definiscono l’uomo come essere dominante nella società e che lo vogliono misogino, omofobo e inibito nei suoi sentimenti.

RAPPRESENTARE E NORMALIZZARE IL PENSIERO NUOVO

L’artwork del disco, curato dallo stesso Mecna, assesta il primo colpo. La figura di un cuore viene disegnata da due catene che lasciano a penzoloni due ciondoli da coppia: due metà di un cuore spezzato sopra le quali vi è inciso il nome dei rapper.

Il videoclip del singolo Bromance prosegue il discorso. Mecna e Coco si siedono a contemplare le immagini della loro amicizia divisa fra studio, comparse a concerti, pranzi, cene e momenti di svago promettendosi fedeltà reciproca. Il video prosegue mentre il mood hip-hop entra in scena e i rapper, ora vestiti in felpa rosa Bromance, cantano davanti alle rispettive scenografie (Mecna con le celebri faccine tristi e Coco con i graffiti in corsivo).

I due artisti, che hanno messo la loro amicizia prima del business, posano un ulteriore tassello a favore di una libertà che è di tutti gli uomini, ma dalla quale molti prendono le distanze per paura. I profili stereotipici entro i quali la società tende a incasellarci sono ingombranti al punto da interdire un uomo nei suoi atteggiamenti e nei comportamenti, frenandolo dal sentirsi libero di esprimere il suo mondo interiore.

Se è vero che i testi hanno il potere di riorganizzare una cultura dall’interno, dobbiamo sperare in una maggiore proliferazione di materiale come Bromance. Mecna e Coco sono due uomini che non hanno mai avuto paura di mettere in gioco la loro fragilità nonostante gli sguardi storti dei colleghi. Non solo: abbracciare la propria emotività ha permesso loro di affermarsi negli astrusi meccanismi del rap.
In un paese che più volte ha chiuso un occhio di fronte ad atti di violenza transfobica o di genere e che a volte sembra non prendere seriamente in considerazione le conseguenze che questi hanno sulla salute mentale, non possiamo fare altro che sperare in un’ascesa di un pensiero nuovo: lontano dagli stilemi della società e più vicini l’un l’altro.