Body gaming

Body Gaming: viaggio nell’intimità femminile attraverso lo Sport

Hale community e body Gaming: un Progetto pilota in Italia

Vi è mai stato detto che ci sono dei muscoli alquanto difficili da percepire che possono crearci inconvenienti decisamente spiacevoli? Sapete cos’è il pavimento pelvico? Dove si trova e che funzioni svolge? Il suo benessere può essere legato anche allo sport?

Tutte queste domande cercano di essere colmate da un progetto unico nel suo genere. Promosso da Hale community, un gruppo di quattro ragazze tra cui Gaia Salizzoni (project menagement); Lucia Battisti (supporto scientifico); Caterina Casonato (creatività e comunicazione) e Vittoria Brolis (partnership), crea un progetto chiamato Body Gaming.

Primo progetto pilota in Italia, Body Gaming vuole rendere tutti gli sport, in particolar modo la pallavolo, più consapevole e libera dai tabù legati all’intimità femminile.

Perché è stato creato questo progetto

Il progetto Body Gaming tenta di sensibilizzare su come la cattiva condizione del pavimento pelvico, un insieme di muscoli all’altezza del bacino a cui solitamente non si presta attenzione, possa portare a disfunzioni disabilitanti a più livelli. Tra questi: vaginismo, vulvodinia o cistite ricorrente.

Questa iniziativa è partita da un dato allarmante: le giocatrici di pallavolo hanno il 116% di probabilità in più di soffrire di incontinenza urinaria rispetto ad atlete di altri sport.

Tutte le ragazze, però, che praticano uno sport che prevede salti e tensioni del basso addome sono a rischio. Mettono sotto sforzo più di altri il pavimento pelvico, provocandone alterazioni di tipo fisico.

Body Gaming: il suo sviluppo

Al progetto Body Gaming hanno partecipato le atlete di una squadra di pallavolo di serie C targata Trento Volley, con un ciclo di quattro incontri.

Nel corso di questi appuntamenti, le ragazze hanno potuto ampliare o acquisire la conoscenza del pavimento pelvico, le sue funzioni, i rischi fisici e psicologici in cui incorrere se non lo si utilizza correttamente.

Alla fine di questo percorso verso la conoscenza, le ragazze della Trento Volley hanno saputo percepire questi muscoli e hanno potuto implementare esercizi utili per la prevenzione di problematiche del pavimento pelvico.

Ognuno di questi incontri aveva un obiettivo che ha portato alla collaborazione tra Body Gaming e cinque esperti d’eccellenza: Elisa Borella, fisioterapista specializzata in riabilitazione del pavimento pelvico; Francesco Capobianco, specialista in ostetricia e ginecologia; Laura Mincone, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa; Maria Teresa Nava, fisioterapista presso l’Azienda Sanitaria di Trento, e Serena Ziglio, insegnante certificata di Parto y Movimiento.

Alla partecipazione e alla promozione del progetto Body Gaming ci sono stati, inoltre, dei sostenitori riconosciuti a livello nazionale come CONI Trentino e AIFI.  Consapevoli della scarsa attenzione rivolta a questo tema, hanno accettato di partecipare a questo progetto.

Incontro conclusivo e i risultati del progetto

Per concludere questo percorso, le ragazze di Hale community, nonché ideatrici del progetto, hanno presentato i risultati del percorso di sensibilizzazione e illustrato i prossimi passi per l’estensione del progetto in varie realtà locali e nazionali.

Ci sono stati dei netti miglioramenti a livello di conoscenza e di consapevolezza all’interno della squadra presa come campione.

Presso il Castello del Buonconsiglio, a Trento, si è svolto un evento di chiusura del progetto. Centrale il confronto tra prospettiva sanitaria, riabilitativa e sportiva. Affrontando le disfunzioni di questa particolare parte del corpo, si possono coglierne al meglio gli aspetti cruciali.

Hanno partecipato anche figure di spicco all’interno sia dell’ambito sanitario regionale che attori istituzionali come: Paola Mora, presidentessa del Coni Trentino, Paolo Crepaz, vicepresidente del CONI Trentino e delegato provinciale FMSI; Francesco Pesce, neuro-urologo specializzato in dolore pelvico cronico. Erano anche presenti: la Dott.ssa Elia Bassini, presidentessa del gruppo di interesse specialistico sul Pavimento Pelvico di AIFI; Elisabetta Bozzarelli, assessora alle politiche giovanili, formazione, istruzione, cultura, biblioteche e turismo del Comune di Trento; e l’assessore per lo Sport del comune di Trento Salvatore Panetta.

Obiettivi futuri e conclusioni

Vista la diffusione della problematica, le ragazze di Hale community hanno deciso che c’è estremo bisogno di attenzione preventiva e di cura per le atlete e gli atleti.

Si deve lavorare sulla sensibilizzazione. Basta davvero poco per diffondere un’informazione corretta e comprensibile a tutti ed evitare che dei sintomi trattabili diventino cronici.

C’è uno spazio di sperimentazione infinito soprattutto a livello di allenamenti integrativi che bilancino gli sforzi e la connessione con gli specialisti.

Per questo si continuerà, anche grazie alla pagina Instagram di Hale community, a cercare di creare consapevolezza sia in ambito sportivo che nella quotidianità sull’importanza del benessere del pavimento pelvico, per poter eliminare una volta per tutte i Tabù e vivere con consapevolezza.