Attacco hacker colpisce Twitch. Si parla di un data breach che ha violato informazioni su guadagni dei vari streamer e piani futuri dell’azienda.
“Possiamo confermare che è avvenuta un’intrusione” ha riferito un portavoce di Twitch su Twitter. “Le nostre squadre stanno lavorando con urgenza per capire quanto sia estesa“.
La prima cosa da fare, per ogni utente, è cambiare la password di accesso all’account. Twitch, dal canto suo, ha cambiato le stream key di ogni utente registrato alla piattaforma.
L’ATTACCO A TWITCH
Nella giornata di ieri su 4chan è apparso un archivio di 120 GB contenente varie informazioni, tra cui il codice sorgente di Twitch, i guadagni dei vari streamer, password, stream key e addirittura alcune informazioni riservate in merito a piani futuri di Amazon per la piattaforma streaming. Il post contenente l’archivio, da scaricare via torrent, è stato pubblicato anonimamente con l’hashtag #DoBetterTwitch. Il file è nominato “parte 1” e questo lascia intendere che possa arrivarne a breve una seconda.
Questo attacco, che arriva dopo lo sciopero italiano #NoStreamDay e quello internazionale #ADayOffTwitch, potrebbe dunque essere un nuovo atto della protesta per rendere la piattaforma un posto migliore e più sicuro, ripulendola dall’odio e fornendo regolamenti più chiari.
LE INFORMAZIONI TRAPELATE
Twitch, che nasce dalle ceneri di Justin.tv, dal 2014 è di proprietà del colosso dello shopping online. Amazon, con la sua divisione Prime Gaming, punta a quanto pare a realizzare uno shop alternativo a Steam per l’acquisto di giochi in digitale. Il nome in codice del progetto è Vapor.
Nell’archivio sono presenti diagrammi di flusso che spiegano il funzionamento della gestione della sicurezza della rete di Twitch, sebbene quanto riferito da un ex ingegnere della sicurezza della società, Thomas Shadwell, ai microfoni di Motherboard, tali dettagli sono vecchi di anni. Inoltre, le informazioni contenute nel codice sorgente di Twitch non riguardano la sicurezza, ha riferito Shadwell, che ha lavorato in Twitch fino a un anno e mezzo fa.
Sono tuttavia confermate le informazioni sui guadagni degli streamer. Gli stessi creatori, contattati da Motherboard e dalla BBC, hanno confermato che i dati nell’archivio coincidono con la realtà.