È solo di qualche settimana fa la notizia che il nuovo CEO di Amazon, Andy Jassy, ha acquistato OneMedical per 3.9 Miliardi di dollari. 1Life Healthcare, Inc. -che opera come One Medical– è una catena di cliniche con sede a San Francisco che si occupa di assistenza sanitaria primaria.
Cosa rappresenta OneMedical?
La catena, nata nel 2007, si è espansa così tanto da arrivare ad avere 180 uffici medici in 25 stati americani. Inoltre, l’azienda collabora con 8.000 aziende che forniscono benefit sanitari ai loro dipendenti.
Il settore sanitario vale circa 4.000 miliardi di dollari e, negli anni passati, numerosi giganti del settore tecnologico -tra cui lo stesso Amazon- hanno cercato di conquistare delle quote di questo settore fallendo miseramente, fino alla recente acquisizione. Neil Lindsay, vicepresidente di Amazon Health Services, ha dichiarato:
Riteniamo che la sanità sia fra le esperienze che hanno bisogno di essere reinventate. Vediamo molte opportunità per migliorare la qualità.
Potrebbe sembrare un rapporto lontano dalla realtà quello tra sanità e privati ma, in realtà, è più vicino di quanto sembri. Non bisogna andare neanche troppo indietro nel tempo per verificare delle connessioni, basti pensare al ruolo dei privati nella vicenda Covid. Ma se si vuole un esempio ancora più eclatante, ma probabilmente sconosciuto a molti, si deve parlare della diffusione dei vaccini per la Poliomielite.
L’emergenza Polio
L’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha la possibilità di dichiarare la PHEIC -acronimo inglese di Emergenza Sanitaria Pubblica di Portata Internazionale. La Dichiarazione serve a contrastare la diffusione di malattie altamente infettive che possono rappresentare una minaccia per la popolazione mondiale. Infatti, la PHEIC è stata dichiarata per il Covid del 2020 ma anche per l’influenza suina (H1N1) del 2009, per l’Ebola – sia nel 2014 che nel 2018- e per il virus Zika del 2016. La terza PHEIC è stata dichiarata per la Poliomielite nel 2014.
Il numero di contagi di Poliomielite in Africa, nell’anno della PHEIC, era di circa 359 casi -di cui 54 dovuti al vaccino. Questo numero è molto più basso rispetto a quelli a cui siamo stati abituati nell’ultima epidemia. Ciò considerato, sorge spontaneo chiedersi perché sia stata dichiarata l’Emergenza Sanitaria a livello mondiale.
La risposta a questa domanda è molto semplice e riguarda gli interessi di un filantropo molto importante e molto noto in ambito internazionale. Bill Gates – tramite la Bill & Melinda Gates Foundation – ha elargito miliardi di dollari all’organizzazione Mondiale della Sanità per avviare una campagna vaccinale contro la malattia. L’elargizione di questo denaro era legata alla volontà – quasi ossessione – del fondatore di Microsoft per la malattia e la determinazione nell’eradicarla tramite una vaccinazione intensiva.
Infatti, la fondazione dei coniugi Gates ha finanziato direttamente l’OMS in modo tale che l’Organizzazione creasse dei programmi ad hoc per la malattia, in quanto i fondi privati possono essere indirizzati in modo specifico. Questi finanziamenti hanno contribuito alla dichiarazione di Emergenza in quanto, solo quest’ultima, avrebbe legittimato un intervento così massiccio nel continente africano. Così facendo è iniziata la campagna vaccinale per la Poliomielite.
L’influenza dei privati nella sanità
Tutto questo sicuramente susciterà grande approvazione nei confronti di Gates e della sua fondazione per la volontà di eradicare il virus della Poliomielite ma i calcoli sono stati fatti male. Il problema principale della Polio è che muta molto facilmente e ciò accade, non solo tra i soggetti non vaccinati, ma anche tra quelli vaccinati. E non bisogna neanche dimenticare che alcune delle cause farmaceutiche produttrici del vaccino per il virus sono di proprietà dallo stesso Gates.
Se si tirano le somme della campagna vaccinale emerge che la vaccinazione così massiccia è stata controproducente per l’eradicazione del virus, che al giorno d’oggi non è ancora avvenuta. Allo stesso tempo, c’è da ricordare che tutta la mobilitazione per la Polio è avvenuta per la volontà di un singolo individuo dotato, però, di una grande quantità di denaro.
Sorge spontaneo, quindi, leggendo della recente acquisizione di Amazon, chiedersi se questo non sia il primo passo nella stessa direzione intrapresa da Gates. Potrebbe sembrare un passo piccolo ma non bisogna dimenticare quanto possa essere potente il denaro, e di quanto ne abbia a disposizione un colosso come Amazon.