Per i pochi che non fossero ancora a conoscenza del suo significato, il termine sexting è un neologismo utilizzato per indicare l’invio o lo scambio di messaggi e immagini a sfondo sessuale o sessualmente espliciti attraverso smartphone e chat di social network. Se in un primo momento il sexting aveva interessato soprattutto le coppie con una relazione a distanza, oggi è diventato un fenomeno comune anche tra gli adolescenti, come conseguenza della riduzione dell’età in cui si hanno i primi rapporti sessuali.
L’indagine del Fiss e i suoi risultati
I risultati dell’indagine condotta dall’Osservatorio nazionale infanzia e adolescenza della Federazione italiana di sessuologia scientifica (Fiss), basata sulle risposte fornite da un campione di 3500 ragazzi tra gli 11 e i 24 anni ad un questionario, evidenziano come 2 ragazzi su 3 abbiano ricevuto almeno una volta messaggi sessualmente espliciti tramite Internet e l’8,9% di questi li riceva quasi ogni giorno.
Nonostante la ricezione di immagini sessuali sia aumentata, più della metà del campione manifesta reazioni di turbamento o imbarazzo, specialmente per quanto riguarda le ragazze e i giovani con orientamento eterosessuale e bisessuale. Il 12,8% degli intervistati ritiene addirittura il sesso virtuale più appagante di quello reale, caratteristica che sembra riguardare maggiormente chi si dichiara pansessuale o asessuale.
Consapevolezza e rischi
Premesso che il sexting non è una pratica da demonizzare completamente, è fondamentale essere consapevoli delle conseguenze che può avere. Dato che il materiale può essere facilmente diffuso sul web, è necessario che vi sia un rapporto di estrema fiducia tra gli interessati. Il 12,8% degli intervistati dichiara di aver condiviso almeno una volta foto o video intimi di altre persone senza aver prima richiesto il consenso. Il 6,5% afferma di averlo fatto svariate volte.
Il sexting è una pratica intrigante e facilmente realizzabile, che può risultare utile nel processo di costruzione della propria identità sessuale, ma non bisogna mai dimenticare che alla base di questa ci devono essere il rispetto reciproco, l’empatia e il consenso.
La pressione dei pari, ricatti e minacce di vario tipo, problemi di autostima sono tutti elementi che possono portare un adolescente a cedere a comportamenti disinibiti che non rispettano la sua volontà e i suoi desideri. È importante, dunque, che i ragazzi abbiano gli strumenti critici per poter definire i propri limiti e riconoscere quando una richiesta esterna li oltrepassa.
Educazione sessuale
In un’epoca in cui vivere la propria sessualità in maniera armoniosa sta diventando sempre più difficile, l’educazione all’affettività, intesa come sviluppo delle capacità comunicative e relazionali di una persona, appare come l’unica soluzione per prevenire forme di abuso.
Questo il caso del revenge porn o della sextortion – minaccia di diffondere materiale esplicito con l’obiettivo di ledere la reputazione del soggetto ritratto. Bisogna permettere ai giovani di effettuare scelte che migliorino la qualità della loro vita.
I ragazzi e le ragazze hanno il diritto di vivere la sessualità secondo tempi e modi adatti alla loro maturità e questo può avvenire solo se possono contare su figure professionali in grado di orientarli grazie alle loro competenze specifiche.