Il 4 aprile un afroamericano era stato ucciso in Michigan da un agente di polizia. Solo da poco sono state diffuse dalla polizia le immagini dell’accaduto. Esse provengono dallo smartphone di un testimone e mostrano il poliziotto che, durante un controllo, spara alla vittima in questione. Il ragazzo, Patrick Lyoya, è stato colpito mortalmente alla nuca, dopo quella che la polizia ha rappresentato come una: “Lunga lotta”. Nel video si sente l’agente urlare nei confronti della vittima: “Lascia il taser”.
La famiglia di Lyoya ha subito contestato le loro parole, spiegando alla Cnn che il video mostrerebbe una vera: “esecuzione”. La polizia stessa ha constatato che non è stata effettuata alcuna modifica al video, eccezion fatta per alcune immagini oscurate per privacy.
Eric Winstrom, capo della polizia, ha affermato che il poliziotto non sarà pubblicamente identificato fin quando non ci saranno accuse penali. Al momento è in congedo retribuito e i suoi poteri di polizia sono stati sospesi. Gretchen Whitmer, governatore del Michigan, ha parlato alla famiglia della vittima usando queste parole: “E’ arrivato negli Stati Uniti come rifugiato con la sua famiglia in fuga dalle violenze. Aveva tutta la vita davanti a sé”.
Un importante avvocato per i diritti civili, Ben Crump, ha chiesto, parlando a nome della famiglia della vittima, il licenziamento dell’agente: “Il video mostra chiaramente che c’è stato un uso della forza non necessario, eccessivo e fatale contro un uomo di colore disarmato che era confuso e terrorizzato per la sua vita”. I familiari di Lyoyla hanno attaccato il comportamento delle forze dell’ordine nei confronti della comunità afroamericana: “Ancora una volta ci viene ricordato quanto velocemente l’interazione con la polizia può rivelarsi fatale per un afroamericano negli Stati Uniti”.