Ad un anno dal referendum svolto sull’interruzione volontaria di gravidanza (IVG), San Marino approva la legge che depenalizza l’aborto: abortire, quindi, non sarà più reato.
San Marino e l’approvazione della legge sull’IVG
San Marino era rimasto uno dei pochi stati in Europa in cui abortire era ancora ritenuto un reato. Prima dell’attuazione di questa legge, secondo il Codice Penale, erano previsti dai 6 mesi ai 3 anni di carcere per la donna che abortiva e pene fino a 6 anni per chi l’aiutava o eseguiva l’aborto.
L’organo parlamentare di San Marino ha approvato ieri in seconda lettura la proposta di legge nata da un referendum popolare del settembre dello scorso anno: 32 voti favorevoli, 7 contrari e 10 astenuti.
A quel referendum si era arrivati dopo ben 18 tentativi di depenalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza, andati però tutti a finire con esito negativo. A questo referendum però si era espressa una larga maggioranza favorevole (ben il 73,3% dei votanti) costringendo, quindi, il Parlamento locale a modificare il codice penale e a disciplinare una legge.
Cosa prevede la legge
La nuova norma prevede il passaggio attraverso il consultorio per tutte le donne che decidono di abortire entro la dodicesima settimana di gravidanza. Sarà possibile abortire “senza obbligo di fornire alcuna motivazione”.
Inoltre, si potrà interrompere la gravidanza anche dopo la dodicesima settimana, in caso di pericolo per la vita o grave rischio di salute della donna, anomalie del feto, stupro o incesto.
La legge prevede anche l’istituzione di consultori in cui anche le minorenni potranno accedere alla contraccezione di emergenza senza l’autorizzazione dei genitori o la ricetta, l’inserimento di programmi di educazione sessuale nelle scuole, il divieto di effettuare interventi di interruzione volontaria di gravidanza in libera professione per il personale che scelga l’obiezione di coscienza, la perseguibilità di professionisti che forniscano informazioni false al fine di dissuadere la donna dal richiedere l’interruzione di gravidanza.
La legge impone anche la tutela della “dignità della donna da qualsiasi giudizio morale o pressione psicologica in relazione alla scelta personale o all’intenzionalità della stessa di fare ricorso alle procedure o agli interventi previsti dalla legge”.
A lottare per l’attuazione di questa legge è stata l’Unione donne Sammarinesi, che fu anche promotrice del Referendum.
In quali Paesi europei rimane reato abortire?
Questa notizia da San Marino fa fare un ulteriore passo avanti nell’emancipazione e nell’autodeterminazione del corpo di ogni donna.
Ma restano ancora diversi Paesi in Europa in cui interrompere una gravidanza è reato oppure è fortemente limitato: Città del Vaticano, Malta, Liechtenstein, Andorra e Polonia.