Cannabis legale

Oltre 600mila firme, cannabis legale verso il referendum

Sono 630.000 le firme depositate alla Cassazione dai fautori del referendum inerente alla cannabis legale. Solo 5.000 di esse sono arrivate in formato cartaceo, mentre la restante parte è stata raccolta online. Durante le prossime settimane l’ufficio della Corte per i referendum vaglierà la loro validità e nel caso di un via libera la Consulta valuterà la legittimità del quesito. Se quest’ultima avrà un esito positivo i cittadini saranno chiamati alle urne tra aprile e giugno del prossimo anno.

La volontà di esporre il quesito risiede nel voler eliminare o comunque modificare alcuni punti del “testo unico sulle droghe” nato nel 1990. Uno degli obiettivi è quello di depenalizzare la questione legata alla coltivazione per uso personale di marijuana ed eliminare le pene detentive. Rimarrebbero sanzionabili l’uso, la detenzione e la produzione ai fini di spaccio. Il referendum sarebbe votato all’abrogazione della sanzione amministrativa del ritiro della patente in caso di uso personale di stupefacenti. Anche in questo caso rimarranno comunque specifiche sanzioni per i guidatori in stato alterato.

La raccolta di queste firme è cominciata l’11 settembre scorso. Il numero minimo per dar voce a questo movimento era di 500.000 firme e il presidente del Comitato per questo referendum, Marco Perduca, si è detto entusiasta del risultato ottenuto. Ha spiegato infatti come le firme siano arrivate sia da piccoli Paesi che da grandi Comuni e la maggior parte di coloro che hanno firmato, circa il 70%, abbia meno di 35 anni

Non sono mancate manifestazioni pacifiche per fomentare l’avanzamento di questa legge, come avvenuto davanti la Corte Suprema di Cassazione a Roma. Decine di ragazzi con cartelli pro referendum hanno partecipato all’incontro per sensibilizzare quest’argomento. Tra i promotori di questi atti ricordiamo l’associazione Luca Coscioni, Forum Droghe, Società della Ragione, Radicali italiani e Potere al Popolo.