5G: Un’opportunità per il risparmio energetico

Negli ultimi anni, l’avvento del 5G ha permesso un miglioramento delle connessioni mobili. Questa nuova tecnologia però rappresenta anche la possibilità, se largamente estesa, di ridurre sia il consumo energetico dell’industria delle comunicazioni, sia, di riflesso, quello dei settori collegati e che sfruttano le reti mobili per il proprio funzionamento.

Vantaggi tecnologie 5G

Le reti di quinta generazione sono state sviluppate, oltre che per garantire un aumento prestazionale della linea internet, anche per incrementare la sicurezza delle connessioni e diminuire la latenza -il ritardo di comunicazione tra due punti-, il tutto garantendo consumi ridotti rispetto alle generazioni precedenti.

Attualmente queste tecnologie possono essere suddivise in Non Stand Alone (NSA) e Stand Alone (SA). Le prime, prevedono una connessione 5G basata su infrastrutture 4G preesistenti. Questo sistema garantisce un’implementazione più rapida, al prezzo però di una limitazione delle potenzialità della rete. Le seconde, al contrario, richiedono la costruzione di nuove infrastrutture, permettendo però alla tecnologia di esprimere tutte le sue potenzialità.

La situazione in Europa e nel mondo

L’Unione Europea e gli Stati Uniti, inizialmente hanno optato per il 5G NSA, anticipando le sperimentazioni sulla tecnologia. Ad oggi, in alcuni stati americani ed europei, il 5G ha preso piede e sono iniziate le sperimentazioni e le costruzioni degli impianti SA.

Nel resto del continente europeo però la tecnologia stenta ad affermarsi; infatti, la media di utilizzo delle nuove connessioni, rispetto al totale, raggiunge a stento l’8%, contro una media mondiale dell’11,2%.

In Asia e in particolare in Cina, il governo ha scelto di utilizzare il 5G SA fin dall’inizio, incentivandone massicciamente la costruzione e l’adozione grazie ai sussidi statali diretti verso gli operatori.

La quinta generazione in Italia

Nonostante i numerosi investimenti per la costruzione e l’ammodernamento della linea mobile, il 5G viene utilizzato solo per l’8% delle connessioni, in linea con i livelli europei ma ben distanti da Germania e Regno Unito, rispettivamente al 19% e al 17%.

Nonostante la scarsa adozione generale, TIM, sperimentando il funzionamento del 5G ad onde millimetriche, che garantisce migliori prestazioni in aree più ristrette, nel dicembre 2021 ha raggiunto il record, valido a livello europeo, di 5.2 Gbps.

Il ruolo del 5G nella transizione energetica

Negli ultimi 10 anni il traffico delle reti mobili è aumentato di oltre 300 volte, incrementando di riflesso anche il consumo energetico del settore del 64%, che è passato da 91 TWh a 150 TWh. Lo standard 5G però, sfruttando la tecnologia NR (New Radio), è in grado di garantire una riduzione del quantitativo di segnali di oltre il 40% durante i periodi di inattività e di traffico medio/basso, garantendo al contempo le richieste per l’utente

Inoltre, sebbene le telecomunicazioni rappresentino solo l’1,4% del totale delle emissioni, facendo da collante tra diversi settori, hanno la capacità di aumentare l’efficienza energetica in ambiti come la logistica, i trasporti o anche l’agricoltura, fino al 15%.