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5 curiosità da sapere sul Metaverso

Il termine Metaverso è stato coniato dalla combinazione del prefisso “meta”, che significa “oltre” e “universo”. Si tratta di un concetto diventato particolarmente ridondante successivamente al lockdown internazionale vissuto nel 2020, un periodo drammatico che ha costretto un’innumerevole quantità di persone ad interfacciarsi con dispositivi tecnologici per poter lavorare e relazionarsi con il prossimo.

Il Metaverso si è da subito posto l’obiettivo di offrire disparate opportunità agli utenti: strumenti sul posto di lavoro, piattaforme di gioco, communities e svariate tipologie di guadagno basate su sistemi di BlockchainSi tratta di veri e propri mondi virtuali condivisi nei quali qualsiasi cosa può essere acquistata o venduta utilizzando criptovalute.

Cosa c’è da sapere sul Metaverso?

1. Il concetto di Metaverso risale al 1992

Per quanto il concetto di Metaverso possa sembrare una realtà estremamente all’avanguardia, in realtà si tratta di un termine coniato nel 1992. Neal Stephenson, autore di fantascienza statunitense, nel suo romanzo postcyberpunkSnow Crash” parlò per la prima volta di Metaverso. Un luogo nel quale i suoi personaggi potessero fuggire dalla realtà, drammatica e infelice, utilizzando degli avatar. Ad oggi, l’idea di Stephenson, non sembra essere così lontana e discordante dagli obiettivi di Mark Zuckerberg e di coloro che si occupano della realizzazione di Gameplay immersivi.

2. Due realtà distinte

Il Metaverso può essere ampiamente distinto in due tipologie di piattaforme:

La prima è incentrata sulla costruzione di un mondo virtuale basato su blockchain. Si tratta di un registro di contabilità condiviso e immutabile che facilita il processo di registrazione delle transazioni e le tracciabilità dei beni in una rete commerciale. Si tratta di una metodologia ideale, in quanto capace di fornire informazioni immediate, condivise e completamente trasparenti archiviate in un registro a cui possono accedere solo i membri di rete autorizzati.

La Blockchain è utilizzata per sostenere le cyber-value, come i bitcoin, ma stanno emergendo altri possibili utilizzi. Sempre su Blockchain, sono registrati i proprietari di NFT, ovvero oggetti digitali unici e intangibili come un’immagine, un video, un dipinto o un oggetto di gioco, i quali possono essere scambiati e venduti. Si tratta di un mercato che ha subito un’impennata durante la pandemia, registrando 2,5 miliardi di dollari di vendite. Gli appassionati considerano questi beni digitali come veri e propri oggetti da collezione, altri invece investono su di essi.

L’altra metà del Metaverso si riferisce ad un mondo virtuale nel quale le persone, sotto forma di avatar, possono incontrarsi sia per affari che per divertimento.

3. La fonte di guadagno del Metaverso

È possibile accedere a molte piattaforme del Metaverso in modo gratuito. Per quanto riguarda quelle basate su Blockchain, è necessario l’utilizzo di criptovalute, ovvero una rappresentazione digitale di valore basata sulla crittografia.

Gli utenti possono scambiare opere d’arte NFT, far pagare l’ingresso ad una mostra oppure ad un concerto; possono scambiare terreni, edifici e tutto ciò che vi è di visibile e condivisibile all’interno di questa realtà aumentata.

4. Gaming e Token non fungibili

Sebbene sembrino due piattaforme distinte, quelle del gaming e di Blockchain sono due realtà strettamente interconnesse tra loro. Sono in atto alcuni esperimenti in cui il gioco stesso è esperienza di Metaverso e NFT.

Per comprendere al meglio questo concetto potrebbe essere necessario fare riferimento ad una recente innovazione che strizza l’occhio ad entrambi i mondi. Criptokitties è, infatti, uno dei primi giochi basati su tecnologia Blockchain nel quale gli utenti collezionano e allevano gattini virtuali aventi genomi unici che definiscono l’aspetto e le caratteristiche. Allevando i Criptokitties si aumenta il loro valore sul mercato, così da poterli vendere o scambiare.

Questi nuovi strumenti sono visti senza dubbio come un modo per guadagnare denaro facilmente e, nonostante si abbia ancora una percezione non totalmente chiara del fenomeno, potrebbero potenzialmente offrire ulteriori opportunità nel futuro prossimo.

5. Sensibilizzare attraverso l’arte digitale: Peace of Art

Questo spazio virtuale, oltre ad essere un luogo di svago, si impegna anche nella sensibilizzazione di tematiche rilevanti nel mondo. Stiamo assistendo ad un tragico momento storico, la Guerra in Ucraina ha messo in ginocchio l’intero Paese e sono state molteplici le attività di sensibilizzazione a riguardo.

“Peace Of Art” è un museo virtuale all’interno del Metaverso, esso custodisce tra le più celebri opere del patrimonio culturale dell’Ucraina. L’obiettivo è quello di offrire la possibilità ai visitatori digitali di scoprire opere d’arte di celebri esponenti ucraini che hanno scritto la storia.

Attualmente, i quadri mostrati virtualmente nel museo sono custoditi in luoghi segreti per impedirne la distruzione. Gli utenti, inoltre, possono prendere visione di una galleria fotografica avente l’obiettivo di raccontare l’attuale situazione drammatica della guerra. Si tratta di uno dei tanti progetti, realizzati all’interno di questo mondo virtuale, aventi l’intento di sensibilizzare ed istruire l’utente, oltre che a offrigli un luogo ricco di opportunità.