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17 luglio, Giornata mondiale delle emoji: tutte le curiosità

La diffusione delle emoji non è da sottovalutare per chi si occupa di comunicazione. Con l’esplosione delle piattaforme social e della messaggistica istantanea, resa possibile grazie agli smartphone, le emoticon utilizzate quotidianamente rispecchiano il nuovo paradigma della comunicazione moderna: veloce, concisa ma allo stesso tempo espressiva ed emotiva.

La nascita delle emoji e la giornata mondiale

Emoji è un termine giapponese con cui si disegna una serie di simboli raffiguranti oggetti, animali e faccine in grado di rappresentare concetti ed emozioni.  La prima versione primitiva delle faccine è stata creata da Scott Fahlman, negli Stati Uniti. Il tutto partendo semplicemente dall’utilizzo di tre caratteri della tastiera: due punti, trattino e parentesi tonda. Questi caratteri vennero utilizzati per raffigurare l’espressione di felicità e di tristezza in una chat fra colleghi.

Le emoji che oggi conosciamo, con disegni e grafica, sono stati coniati ufficialmente a fine secolo in Giappone. Il primo set di emoji è stato lanciato da un operatore telefonico, per essere reso disponibile all’interno di un servizio telefonico e a seguire nei dispositivi Apple. La consacrazione arriva infine nel 2016, quando le emoji fanno ingresso anche all’interno MoMa di New York -museo di arte moderna-, diventando in poco tempo lo strumento di comunicazione di massa più esplosiva degli ultimi anni. Il più grande mistero è la scelta di questa particolare giornata di celebrazione. In realtà si riconduce semplicemente alla data comparsa sull’emoji che raffigura il calendario.

Le emoji possono essere considerate strumento nelle mani del marketing?

Il cambiamento della comunicazione attraverso le emoji non ha portato solamente una drastica rivoluzione linguistica a livello di rapporti interpersonali. Anche le aziende sono rimaste “scottate” da questa rivoluzione, dovendo mantenersi perennemente connesse con il mercato dei consumatori. L’utilizzo delle emoticon come strumento di marketing ha permesso la creazione di un contatto più diretto tra molti “brand” e il pubblico giovane.

Le emoticon più utilizzate

Basandosi sulla classifica stilata nel 2021 dal consorzio Unicode, che si occupa dell’archiviazione e la stesura dei vari standard che garantiscono la comunicazione tra i vari sistemi differenti, la faccina che ride con le lacrime agli occhi e il cuoricino rosso, si posizionano alle prime due posizioni in classifica.

Emoji in arrivo

È stato annunciato dall’Unicode, inoltre, che all’interno del catalogo internazionale delle emoji saranno introdotte 31 nuove emoticon, che dovrebbero essere rilasciate tra settembre 2022 e la fine dell’anno in corso.  Sono state svelate in anteprima sul sito “emojipedia” alcune faccine, tra cui l’emoji tremante e l’icona che rappresenta la connessione wi-fi. In arrivo anche nuovi cuori: in rosa, grigio e azzurro. Nuovi animali come l’asino, l’oca, la medusa, l’alce, un piccolo uccellino nero e un’ala faranno la loro entrata. Anche la flora dell’emoji aggiungerà qualche nuovo membro: la radice di zenzero, il giacinto e il baccello di pisello.

Infine, come ultimo rinnovamento, ci sarà spazio sia per nuovi simboli religiosi come il khanda, simbolo del culto sikh, sia per oggetti come il ventaglio e un pettine per i capelli, sia per nuovi strumenti musicali: il flauto e le maracas.